domenica, settembre 24, 2006

QUARTA GIORNATA: Betis-Real Madrid 0-1 (Diarra).

Il Real Madrid passa un esame importante in maniera convincente, mostrando apprezzabili progressi sul piano della manovra nel primo tempo e serietà difensiva nel secondo di fronte ai tentativi disordinati del Betis. Una prestazione non eccezionale ma completa, con e senza palla.
Mister Capello, se il suo Madrid giocherà spesso come nella prima mezz'ora, io e lei andremo d'accordissimo. Squadra compatta, armonica e finalmente mobile, che ha nascosto il pallone al Betis e ha azzerato i lanci disperati per Van Nistelrooy. Con Reyes e Cassano che, partendo dalle fasce, fluttuano sulla trequarti e Guti che domina la manovra trovando finalmente buone sponde in Emerson e Diarra, molto più partecipi. In particolare, l'azione non si imbroglia perché quando Guti viene a prendere palla, uno fra Emerson e, molto più spesso, Diarra si offre negli spazi lasciati liberi.
E nel secondo tempo, con un evidente scadimento fisico che ha portato il Madrid ad arretrare di un po' di metri, ottima tenuta con i 2 davanti alla difesa che hanno retto benissimo, sempre ben piazzati e vicini ai centrali di difesa. Ancora molte cose da migliorare, per quanto riguarda la profondità dell'azione d'attacco (anche se le caratteristiche delle punte madridiste impediscono verticalizzazioni vertiginose) e la forma atletica, per evitare finali in apnea come quello di stasera. Comunque, con questa partita potrebbe essere stata finalmente imboccata la strada giusta: organizzazione difensiva all'altezza delle richieste del tecnico; maggior controllo a centrocampo e imprevedibilità sulla trequarti con gli innesti provvidenziali di Guti per Raul e Reyes per Beckham.
Delusione Betis: da dei buoni giocatori non si è ricavato ancora uno straccio di gioco. Si procede solo a spunti individuali. Squadra sfilacciata, poco coesa e in tremenda difficoltà nello spezzare il gioco avversario, nervosa e imprecisa nel giocare il pallone. Una foga immotivata prevale sull'ordine (terribili interventi di Juanito, Melli e Nano, quest'ultimo giustamente espulso). Nel secondo tempo si avvicina di più alla porta di Casillas, ma solo perché un Real Madrid affaticato non riesce più a uscire dalla sua metacampo.
Chiusura con l'infortunio, che terra 6 mesi fuori Cicinho: una vera disgrazia, il colmo della sfortuna per un giocatore he già non rientrava nei piani del tecnico.

I MIGLIORI: Diarra, semplicemente monumentale. Nell' occasione del gol, surclassa nello stacco uno specialista come Juanito; in seguito è un muro su cui si infrangono molte delle azioni del Betis. Inoltre, anche se con numerose imprecisioni, offre sempre un appoggio alla manovra, muovendosi in perfetta coordinazione con Guti, soprattutto nel primo tempo. Reyes in stato di grazia: è nel classico momento in cui è in grado di pensare e mettere in pratica qualunque cosa gli venga in mente: controlli a seguire, devastanti finte di corpo, palleggi vittoriosi in mezzo anche a due-tre avversari. In progresso Emerson: più fresco, tatticamente impeccabile, ruba un bel numero di palloni e cresce in personalità nel difficile finale. I dubbi sul suo impiego accanto a Diarra verranno nelle partite che al Bernabeu presenteranno un avversario chiuso nella sua metacampo. Guti è indispensabile per questo Madrid: l'unico giocatore in grado di collegare centrocampo e attacco evitando che la squadra si spezzi in due tronconi. Lo fa nel primo tempo, e si vede.
Davvero un peccato che la pessima prestazione del Betis lo chiami poco in causa, costringendolo ad andare a cercarsi il pallone, ma Sobis a tratti è un tornado: giustificatissimo l'accostamento ad Alfonso per la qualità e la rapidità con cui controlla il pallone fra destro e sinistro, mandando in tilt negli spazi stretti gli avversari. Al posto di Vogel, Capi da più qualità alla transizione fra difesa e attacco, mentre nel finale Odonkor, mettendola sulla pura velocità, qualcosina la crea.
I PEGGIORI: Son tanti nel Betis. Un Edu mai in partita, un Maldonado deludente al di là di qualche trucchetto palla al piede e un Jorge Wagner dozzinale. Però il Betis ha perso la partità soprattutto a centrocampo: Vogel oltre ad avere spazi troppo ampi da coprire in fase difensiva ha impostato in maniera davvero approssimativa, mentre Rivera non ha mai preso per mano la squadra, con imprecisioni inaccetabili nei passaggi. Melli , come al solito inutile in appoggio all'azione d'attacco, in difficoltà su Cassano e costretto a fallacci; Romero scherzato da Reyes.
Van Nistelrooy, in una serata in cui il Madrid ha prodotto e non lo ha abbandonato a se stesso, è mancato, limitandosi a fare a sportellate coi difensori avversari.

VOTO PARTITA: 6. TECNICA: 6,5. AGONISMO: 7. TATTICA: 6.

BETIS 0 - R. MADRID 1
Betis(4-2-3-1): Doblas 6; Melli 5,5, Juanito 6, Nano 5,5, Romero 5,5; Vogel 5 (58'), Rivera 5; Maldonado 5,5 (72'), Edu 5, Wagner 5 (46'); Sobis 6,5.
In panchina: Contreras, Lembo, M. Ángel, Capi 6,5 (58'), Xisco 6 (46'), Odonkor 6,5 (72'), Robert.
Real Madrid(4-2-3-1): Casillas 6; Cicinho s.v.(30'), Cannavaro 6,5, Ramos 6,5, R. Carlos 6; Emerson 6,5, Diarra 8; Reyes 7 (66'), Guti 7, Cassano 6,5 (59'); V. Nistelrooy 5,5.
In panchina: D. López, Mejía, R. Bravo 6 (30'), Pavón, Beckham 5,5 (66'), Robinho, Raúl 6 (59')

Gol: 0-1 (6'): Diarra remata de cabeza un centro de Cicinho.
Árbitro: Iturralde González, del Colegio Vasco. Expulsó a Nano (94'). Amonestó a Cassano (26'), Melli (31'), Emerson (33'), Beckham (68'), Ramos (82'), Guti (87'), Van Nistelrooy (90') y Raúl Bravo (96').
Ruiz de Lopera. 45.000 espectadores.

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