lunedì, novembre 26, 2007

TREDICESIMA GIORNATA: Racing-Valencia 1-0: Jorge Lopez.

Partita tutt’ altro che divertente, ma stravinta tatticamente da un Racing che non finisce più di stupire. La firma la mette la consueta papera d’ autore di Cañizares, che sfarfalla su un tiro centrale regalando il gol dell’ ex a Jorge Lopez, ma ciò non altera minimamente la sostanza di un Valencia che non solo non ha combinato nulla, ma che mai ha dato l’ impressione, nemmeno alla lontana, di poter combinare qualcosa durante i 90 minuti, con quel suo palleggio ruminato faticosamente, tipico di chi negli ultimi anni non è mai stato abituato a giocare in questa maniera.
Ci si mette poi anche Koeman con scelte poco condivisibili: oltre all’ ennesima riproposizione dell’ inservibile Cañizares, la panchina per Joaquin (in campo poi per una ventina di minuti scarsi), quando contro un avversario così chiuso se non hai una manovra decente almeno devi poter disporre di individualità abili nell’ uno contro uno. Vedendo poi che i rifornimenti per Villa venivano costantemente tagliati dalla diga del centrocampo racinguista, Rambo poteva pensare prima all’ inserimento di Morientes, per cercare perlomeno di abbreviare la via verso l’ irraggiungibile porta avversaria con qualche cross in più.
A Santander si comincia a chiedere la santificazione per Marcelino, il minimo per chi sta portando a livelli di efficienza raramente esplorati nella storia del calcio recente una rosa non certo traboccante di qualità. Il suo Racing è un prodigio di ingegneria calcistica, gira con la perfezione di un orologio, è la squadra meglio organizzata dell’ intero campionato. Impressionante vedere Toño impegnato per la prima volta soltanto a otto minuti dal termine (buona risposta su incursione dalla sinistra di Caneira): il 4-4-2 cantabro scivola da un lato all’ altro del campo con distanze e sincronismi impeccabili, col raddoppio sempre pronto a scattare e il recupero del pallone facilissimo. Ogni reparto e ogni giocatore facilita il compito all’ altro, nulla è casuale: ogni fase del gioco in ogni zona del campo risponde a meccanismi studiati e mandati a memoria dai giocatori.

Chiara la strategia dei padroni di casa: cedere tutto il possesso-palla al Valencia, aspettare nella propria metacampo costringendo l’ avversario ad aprire le maglie, rubare palla in determinate zone strategiche del campo e verticalizzare in pochi tocchi, in puro stile Marcelino, innescando la velocità negli spazi di Munitis e Tchité. La riuscita della prima parte del piano è evidente già dalle prime battute, con l’ impotenza valenciana a farla da padrone, la seconda decisamente meno, perché se la coppia Duscher-Colsa è sinonimo di quantità, barriera insormontabile che taglia ogni comunicazione fra il centrocampo del Valencia e Villa, dall’ altro lato non brilla di certo per fluidità e idee nella costruzione del gioco. Si ricorda solo una ripartenza sull’ asse Colsa-Tchité (conclusione finale rivedibile del belga), il resto si perde nelle carenze qualitative del Racing e in un primo tempo veramente inguardabile per ogni spettatore neutrale sano di mente.
Il secondo tempo vede accentuarsi la sterilità del Valencia, mentre di contro si fanno leggermente più ficcanti e continui i contrattacchi del Racing, che dopo aver sfiorato il gol con Smolarek (entrato per Serrano, con Munitis spostato sulla sinistra) lo trovano con la citata papera di Cañizares, rete casuale ma sicuramente meritata.
Ai cambi offensivi di Koeman (Joaquin e Morientes) Marcelino risponde col terzino Ayoze esterno sinistro di centrocampo e con Jordi Lopez, centrocampista centrale, al posto di Munitis, e i tre punti sono salvi.

I MIGLIORI: La vendetta di Jorge Lopez: un giocatore timido, freddo, che ha perso troppi anni della sua carriera, un peccato perché la qualità non gli è mai mancata, sin dai tempi in cui si mise in evidenza al Villarreal come elegante centrocampista offensivo. Impeccabile Pinillos, insuperabile nell’ uno contro, reattivo e sempre attentissimo ai movimenti del suo reparto. Ammonito, mancherà al Bernabeu. Non sbaglia una virgola nemmeno Oriol: è tutto molto più facile quando si gioca in una squadra così organizzata. Con Colsa il contachilometri va in fumo.
I PEGGIORI: Deludentissimo Manuel Fernandes: sapete quanto ammiri il suo sterminato talento, ma ancora è un corpo estraneo, e oltrettutto perde non pochi palloni delicati in mezzo al campo. Villa abbandonato a se stesso, si contano sulle dita di una mano i palloni che ha potuto toccare in questa partita più che mai frustrante per un attaccante, anche Silva non riesce mai a entrare in gioco. Deve ancora recuperare la condizione Vicente, che mai riesce a spuntarla con Pinillos. Da carcerazione Cañizares, mentre non si riesce proprio a capire cosa ci stia a fare in campo Angulo.

Racing (4-4-2): Toño 6,5; Pinillos 7, Garay 6,5, Oriol 7, Luis Fernandez 6; Jorge Lopez 6,5, Colsa 6,5, Duscher 6,5, Serrano 5,5 (Smolarek 6); Munitis 6 (dall’ 84’ Jordi s.v.), Tchité 6 (dal 76’ Ayoze s.v.).
In panchina: Coltorti, Sergio Sanchez, Moraton, Ivan Bolado.
Valencia (4-2-3-1): Cañizares 4; Miguel 5,5, Albiol 6, Helguera 6, Caneira 6; Albelda 5,5, Manuel Fernandes 5 (dal 68’ Joaquin s.v.); Angulo 5 (dal 75’ Morientes s.v.), Silva 5,5, Vicente 5,5 (dal 55’ Edu 5,5); Villa 5,5.
In panchina: Hildebrand, Sunny, Mata, Arizmendi.

Gol: Jorge Lopez 69’.
Arbitro: Undiano Mallenco. Ammoniti: Pinillos, Serrano e Ayoze per il Racing; Albiol e Villa per il Valencia.



Resumen Racing - Valencia www.futvolgoles.es 25/11/07
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11 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Canizares davvero pietoso,ma come si fa a insistere e farlo giocare?

Ogni 3x2 ne fa una delle sue,irritante,mi chiedo perchè non puntare in modo deciso di hildebrand,che finora è stato decisamente meglio.

Per il resto finora la gestione koeman è piuttosto deludente,non mi è chiaro se la dirigenza ha sacrificato questa stagione in prospettiva futura (tempo e denaro per koeman...)o solo in fase di transizione.
In ogni caso il rischio di perdersi la prossima champions,specie con un villareal così,con il siviglia e l'atletico come concorrenti e un gioco che latita.

Sono spiazzato,per ora di positivo trovo solo fernandes dall'inizio e il ritorno di vicente.

Ps.
La spagna all'europeo ci sarà,per un periodo ho temuto davvero,speriamo bene,anche se le fasce di sorteggio ispirano poca fiducia.
Per curiosità,chi sarebbero i tuoi 23?

Ciao,
Manuel.

1:01 PM  
Blogger valentino tola said...

Quello di Canizares è un mistero ormai insondabile: temo purtroppo che sia un capoccia dello spogliatoio assieme ad Albelda, per cui diventa difficile levarselo di torno in maniera definitiva.

Ancora non voglio giudicare Koeman, l' inizio comunque non è incoraggiante. La scelta mi lasciò perplesso, sia perchè come tecnico non mi entusiasma sia perchè non colgo bene i termini del progetto sottostante (lo stesso tuo dilemma). Non credo comunque sia un tecnico di transizione, la società ha fatto un investimento forte.
Io, lo ripeto, avrei preso Irureta, era l' uomo perfetto: buono come tecnico di transizione per la sua esperienza e la sua capacità di adattamento, ma anche in grado di impostare un nuovo progetto con le sue conoscenze.
L'errore è stato non cacciare Quique nel momento opportuno, cioè alla fine della scorsa stagione: così come è stata condotta la cosa, la squadra si è trovata spiazzata, e proprio in quel momento ha praticamente perso la Champions nella vergognosa serata col Rosenborg, oltre a venire calpestata 1-5 dal Real.

Da tifoso della Roja, vado controcorrente: spero in un girone impegnativo (non troppo però, eh!) che misuri da subito la competitività di questa squadra. Sono stufo delle goleade da passeggio con l' Ucraina e dei bruschi risvegli non appena si incontra il primo avversario serio.
Ora non mi ricordo bene le fasce, ma spero in un avversario tipo Italia, Francia o Germania, poi una seconda squadra di medio livello ma comunque seria (tipo Russia o Croazia) e infine una squadra materasso (l' Austria).

I ventitre: prima dovrei "studiarmi" bene tutte le scelte possibili, sennò si corre sempre il rischio di dimenticarne qualcuno, però ci provo comunque.
La lista si basa un po' sugli stati di forma e un po' sulle mie preferenze storiche. Scrivo in maiuscolo quelli indiscutibili, gli altri potrebbero cambiare (del resto è una lista molto provvisoria).

PORTIERI: IKER, Palop, Valdes.
DIFENSORI: SERGIO RAMOS, ALBIOL, PUYOL, Capdevila, Iraola, Piqué, José Enrique.
CENTROCAMPISTI: ALBELDA, XAVI, CESC, INIESTA, SILVA, JOAQUIN, VICENTE, Zapater (oppure De la Red), Riera.
ATTACCANTI: VILLA, TORRES, Morientes, ?

Il punto interrogativo è per il quarto attaccante: potrebbe essere Luis Garcia, oppure Guiza, oppure addirittura Bojan. Ma se la squadra dovesse giocare soprattutto con una sola punta, allora si potrebbero portare solo tre attaccanti e aggiungere alla lista un centrocampista, magari un esterno destro per avere il ricambio di Joaquin, potrebbe essere Jesus Navas (sempre che riesca a superare i suoi problemi di salute) oppure Juanfran dell' Osasuna.

Modulo: di base un 4-5-1 asimmetrico (cioè con un centrocampo con un' ala da una parte e una mezzapunta, tipo Iniesta o Silva, dall' altra), passaggio al 4-4-2 (sempre asimmetrico) se con una sola punta la squadra si dimostra troppo sterile, il mio grande timore.

Comunque, a un mese circa dall' Europeo farò un grande articolo con la lista dei papabili, così ognuno si potrà fare la sua lista.

4:42 PM  
Blogger valentino tola said...

Non ho messo Raul, perchè se Aragoneslo portasse finirebbero con l' obbligarlo a schierarlo, smontando magari un assetto che sta cominciando a consolidarsi (sinceramente non toglierei mai Villa, Torres, Iniesta o Silva per schierare Raul: quindi se è per fare panchina e per far schiamazzare i quotidiani di Madrid, tanto vale non portarlo Raul... ci ha già perso un Mondiale la Spagna).

5:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ti riferisci all'ultimo Mondiale?

Balzano all'occhio le esclusioni di Pablo Ibanez e Marchena, dubito che Aragones non li porti (tieni anche conto che Piqué, per quanto talentuoso possa essere, il campo con lo United lo vedo sporadicamente...).
Scoperta la fascia sinistra difensiva, Del Horno secondo te ha qualche possibilità di poter rientrare nel gruppo?

8:21 PM  
Blogger valentino tola said...

Sì, mi riferisco alla partita con la Francia: ovvio che la colpa non era solo di Raul, ma è stato uno dei fattori (doveva giocare Iniesta).

La mia lista è molto personale, so bene che Piqué non ha la minima chance, lo stesso vale per José Enrique (il miglior terzino sinistro dell' ultima Liga, ma andando al Newcastle ha perso visibilità oltre a cacciarsi in una squadra allo sbando) e per Iraola. Aragones convocherà sia Pablo che Marchena.

Nella mia lista ho dimenticato un elemento di spessore come Orbaiz, che avrebbe tutte le carte per giocarsi quel posto con Zapater e De la Red, e con ottime possibilità di successo. Xabi Alonso non lo convoco, non perchè non lo reputi un buon giocatore, ma perchè in realtà aggiungerebbe poco: troppo debole in interdizione per giocare davanti alla difesa, troppo "di posizione" per giocare come mezzala, alla fine dovunque lo metti ti viene a mancare qualcosa.

Del Horno lo porterei al volo se tornasse quello dei bei tempi, il problema è che deve completamente ricostruirsi come giocatore: anche tornato a casa, ha presto perso il posto, in favore di Koikili, non proprio Roberto Carlos...

10:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ah, non avevo fatto caso all'assenza di Xabi Alonso: capisco il tuo punto di vista, ma è un giocatore personalmente a cui non rinuncerei mai, se non sarà infortunato ci sarà sicuramente.


Comunque io non mi augurerei per niente di trovarmi nello stesso girone della Spagna, è in assoluto la squadra che temo di più insieme alla Francia e, se mantiene questo stato di forma, la Croazia...

PS: Vale, ma per caricare un video direttamente dal proprio blog quanto tempo occorre più o meno? Ne ho fatto uno molto interessante che ripercorre l'intera fase di qualificazione della Russia, però purtroppo me l'hanno rimosso sia su youtube che su dailymotion (probabilmente per colpa dell'UEFA che non rilascia i diritti), allora in questi giorni ho provato a postarlo direttamente dal blog ma impiega troppo tempo, dopo due ore sembra non essere successo ancora niente (tieni anche conto che si tratta di un video di circa 15 minuti...).

10:21 PM  
Anonymous Anonimo said...

Un'altra domanda: sai se per caso c'è qualche importante club spagnolo che possa essere interessato ad Arshavin? Spero ovviamente di no, stavo scrivendo un post sulla qualificazione della Russia, ma appena ho letto le dichiarazioni del DS dello Zenit che in sintesi dicevano che lui poteva partire, sono rimasto letteralmente folgorato...

12:02 AM  
Blogger valentino tola said...

Anche Xabi verrà convocato, comunque non mi straccerei le vesti, è sempre un signor giocatore.

Quel sistema l' ho provato anch'io: andava ad oltranza e non finiva mai, ho lasciato perdere. Consiglio anche a te di lasciar perdere se non vuoi farti venire l' esaurimento nervoso.

12:29 AM  
Blogger valentino tola said...

Non so, di Arshavin non mi risulta nulla, però Riquelme è di nuovo del Boca.

7:01 AM  
Anonymous Anonimo said...

Già,Pablo ibanez...inguardabile.
Marchena può avere un senso anche in prospettiva del fatto che può giocare anche come mediano,ma pablo sarebbe da lasciare a casa,in germania è stato fra i peggiori.

D'accordo su riera se si mantiene a certi livelli,indubbiamente meglio di angulo e senna,raul lo porterei,però è anche vero che bisogna considerare poi le pressioni che lo vorrebbero titolare a scapito degli equilibri.
Prenderei in considerazione anche uno fra morientes e tamudo.
Krcic si potrebbe chiamare come l'inghilterra ha chiamato Walcott ai mondiali,però ci vorrebbe coraggio nel lanciarlo altrimenti ci si ritrova con un giocatore in meno perchè aragones magari non lo rischia...vai a capire,come tutte le volte si parte da ottimi presupposti poi si sciolgono come neve al sole,non so a che livello siano le pressioni sulla nazionale in spagna,però vedendo l'età media dei giocatori penso che sacrificando aragones si sarebbe potuto puntare decisamente ai mondiali 2010.

Lo schema di partenza potrebbe essere una roba così:

Casillas
S. Ramos,Pujol,Albiol,Capdevila (del Horno)
Xavi Fabregas (in partenza magari meglio un interditore al posto di uno dei due)
Joaquin,Silva,Iniesta (vicente)
Villa.

Poi in corsa si potrebbero fare diverse scelte a seconda dell'avversario o delle intenzioni,l'importante è non consegnare il centrocampo all'avversario come contro la francia.


Ciao,
Manuel.

9:09 PM  
Blogger valentino tola said...

Pablo mi era piaciuto moltissimo all' Albacete e nel primo anno all' Atlético, quando con Perea formava la coppia di centrali più interessante del campionato. Però poi ha avuto due anni molto negativi, solo ultimamente ha mostrato qualche segno di leggera ripresa. In nazionale non si è mai espresso su livelli decenti.
A Marchena ci avevo fatto un pensiero proprio per questa sua polivalenza, ma alla fine ho preferito "premiare" il talento di Piqué, che tra l' altro può giocare anche lui davanti alla difesa, come ha fatto in alcune partite l' anno scorso al Zaragoza.

La questione-Raul è tutta lì, ho la quasi certezza che se venisse chiamato certi equilibri che si stanno piano piano creando verrebbero ridiscussi da capo, per non parlare della continua rottura di palle della stampa nazional-madridista (che oggi su "As" ci regala quest' altra perla, firmata Fabian Ortiz, sulla partita di ieri del Barça: "A octavos con Messi y arbitro").

Per l' attacco, e in generale per tutta la lista dei convocati, la linea deve essere questa: giocatori bravi ma fra loro complementari, non tutti con le stesse caratteristiche. Quindi per l' attacco vanno bene due veloci, mobili e anche contropiedisti (Torres e Villa), e un ariete, in grado di offrire un altro tipo di soluzioni e di valorizzare i cross di esterni come Joaquin e Vicente: qui ovviamente Morientes ci sta benissimo, anche perchè nel ruolo ha pochi concorrenti, essendo quella dell' ariete una tipologia poco diffusa fra gli attaccanti spagnoli (molta attenzione però a Negredo dell' Almeria, centravanti un po' alla Vieri per intenderci).

Bojan avrebbe più senso di Walcott perchè a differenza dell' inglese, che non aveva ancora giocato una partita con la prima squadra dell' Arsenal (da qui le giustissime accuse ad Eriksson, che contando anche la condizione all' epoca precaria di Rooney e la facilità all' infortunio di Owen, consegnò il suo attacco a una penalizzante carenza di effettivi), Bojan sta già facendo un po' di esperienza con la prima squadra. Non c'è nessuna fretta, stiamo a vedere cosa combina prossimamente, ed eventualmente ce lo si potrà giocare come sorpresa dell' ultim' ora.
Conta poi che Eto'o a Gennaio avrà pure la Coppa d' Africa, quindi spazi per il ragazzino ce ne saranno ancora, considerando oltrettutto che nell' attacco blaugrana solo lui e lo stesso Eto'o danno profondità e movimento senza palla, motivo per il quale ad esempio Bojan viene impiegato di più a Giovani, che non offre varianti tattiche significative a Rijkaard.
Da quanto si legge, pare che ad Aragones Bojan piaccia parecchio, potrebbe anche convocarlo se giocasse con apprezzabile continuità da qui alla fine della stagione. Potrebbe essere una mina vagante a partita in corso, è un giocatore che per le sue caratteristiche fisiche entra subito in partita.
Comunque, è ancora presto, Bojan deve maturare, a lampi abbaglianti alterna lunghe fasi di estraneità alla partita, ed evidenzia una certa difficoltà nel corpo a corpo con difensori dalla struttura più robusta.

Cogli un punto fondamentale per quanto riguarda il centrocampo. Proprio per questo a me piace la formula attuale, con Albelda a protezione della difesa, due palleggiatori come Xavi e Cesc più Iniesta che viene al centro. In questo modo è molto facile conquistare la superiorità numerica a centrocampo, il punto però è combinare tutto ciò con una spinta continua sulle fasce e con una reale pericolosità offensiva, e cioè che alla conclusione ci possano andare in tanti e non solo il poveretto là davanti.
Questo è il punto più delicato: solo Cesc vede la porta, Iniesta segna con gli inserimenti ma gli manca la botta da fuori, Xavi tira delle saponette. Il rischio, secondo me con alte probabilità di realizzazione, è quello di una Spagna che stradomina il possesso-palla, tocchetta, rumina, ma a conti fatti non va mai avanti. Passare al 4-4-2 a partita in corso può essere un antidoto.

7:11 PM  

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