giovedì, marzo 04, 2010

Gestire la superiorità/ parte seconda.

C’è poco da dire ormai sulla nazionale spagnola, resta solo da aspettare giugno. Fortunatamente la vittoria in scioltezza (0-2) di stasera a Parigi è l’ultima amichevole prima delle convocazioni ufficiali.Fortunatamente perché il rischio è sempre quello di ripetersi: se questa al momento non è la nazionale più forte del mondo ci si avvicina tantissimo, ma ciò va ribadito che non conta nulla: al mondiale sarà decisivo arrivare nelle migliori condizioni possibili psicologiche e atletiche, in quello e solo in quel particolare momento, e anzi può essere persino controproducente arrivare in Sudafrica sulla scia della superiorità mostrata in queste amichevoli.
Superiorità che anche con la Francia come con l’Argentina ha assunto tratti imbarazzanti, e dire che non si è trattato di una Spagna né straordinariamente ispirata né particolarmente concentrata e “cattiva”. Ha fatto semplicemente il suo, fuori portata per la Francia attuale. Solito tourbillon e solita situazione di superiorità in zona centrale, con gli “esterni” Silva e Iniesta (ancora fuori forma comunque) ad accentrarsi attirando gli avversari per creare di volta in volta gli spazi tra le linee o per le sovrapposizioni dei terzini.
Non solo possesso-palla comunque per una squadra eccezionalmente matura e completa, letale anche nell’innescare Villa coi lanci subito in profondità quando l’avversario azzarda la difesa alta, e anche attenta e ordinata nel ripiegare nella propria metacampo. A parte l’abilità dimostrata nel portare la gara quasi sempre nel terreno prediletto (difendersi col pallone nella metacampo avversaria), la Spagna dimostra di sapersi adattare perciò anche a situazioni di gioco apparentemente meno favorevoli alle proprie caratteristiche. Il limite di questa squadra che fa tutto così bene è che rispetto all’altra grande favorita dei bookmakers, il Brasile, dipende di più dal gioco collettivo per fare risultato: soltanto mantenendo questa costante superiorità nella zona del pallone in fase di possesso può aggirare l’avversario e imporsi; non appena questa situazione cessa però altre squadre hanno mezzi superiori da far valere, il Brasile col suo strapotere atletico ancor prima che tecnico (chi lo avrebbe mai detto che il vero fattore che, nel contesto delle big, può fare la differenza in favore del Brasile sia ora come ora il fisico?), ma anche l’Argentina con le azioni individuali di Messi & C.
Qualche notazione sulla formazione di stasera e sui singoli: con Torres ancora da recuperare, Del Bosque ha confermato dopo l’Argentina una sola punta (Villa). La cosa che lascia perplessi però è che nemmeno senza l’alibi delle due punte Del Bosque schieri contemporaneamente Xavi e Cesc accanto a Xabi Alonso. Come con l’Argentina, staffetta fra i due e Busquets dall’inizio. Busquets resta coerente con l’idea di gioco, ma non si capisce per quale motivo rinunciare alle due mezzeali più dotate (se la preoccupazione è difensiva, è fuorviante). Se il resto è più o meno tutto a posto (la coppia centrale Piqué-Puyol, Ramos a destra, Silva e Iniesta falsi esterni, Navas gettato a partita in corso), l’altro dubbio lo suscita l’utilizzo di Arbeloa terzino sinistro: già Capdevila non è il massimo della profondità, ma in una formazione senza esterni di ruolo preferirgli un giocatore adattato, destro naturale (che quindi per aggiustarsi il pallone ad ogni avanzata regala agli avversari decimi di secondo preziosi per recuperare le posizioni difensive) non ha molto senso.

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7 Comments:

Anonymous Madrid7 said...

E intanto "EL Pipita" la butta dentro anche in Nazionale!!!!Manca solo questa maledetta Champions....Speriamo che il gol arrivi frà 7 giorni.....

2:21 AM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Credo che per Higuain valga quanto detto per il Madrid uno sblocco in una partita importante in Champions e vedrete che inizierà a segnare anche nella Coppa più importante. Tornando alle Furie, sia a livello di club che di Nazionale il tallone d'achille resta la fascia sinistra difensiva dove a un Ramos che a destra se ispirato è incontenibile altrimenti comunque un elemento affidabile a sinistra si barcamenano tra Capdevila e addirittura Arbeloa che già spinge poco a destra figuriamoci sul lato non suo. Per il resto che dire se il Mondiale si giocasse sulla carta le Furie e il Brasile sarebbero già in finale. Comunque anche l'Argentina se non fosse allennata da Maradona sarebbe una serie pretendente al titolo, ovvio che se vai a convocare Palermo e Veron corri dei rischi a lasciare fuori altri giocatori. Ma se nella qualificazioni aveva ripescato pure Schiavi. Buoni squilli anche dall'Olanda ma restano forti dubbi su una difesa che punta come centrali su Heitinga e Mathijssen con Steckelenburg in porta... mentre resta fortissima sopra la cintola, dove tra van der Vaart, Sneijder, Robben, Kuyt, Huntelaar c'è l'imbarazzo della scelta. Forti dubbi sulla Germania visto che ha un attacco scandalosa con un panchinaro del Bayern (Klose) e la punta di una squadra quint'ultima in Bundesliga (Podolski), ma Kuranyi e Gomez sono tanto più scarsi?
Non mi stupisce la Francia che deve ancora rinnovarsi del tutto (e sarebbe ora di cacciare il tecnico-astrologo) dopo la generazioni di fenomeni del periodo 1998-2000.

10:59 PM  
Anonymous Anonimo said...

alla fine però l'Argentina ai Mondiali 2010 l'hanno portata (tra gli altri) quelli come Veron e Palermo, o addirittura Bolatti...
e comunque con i "maghi" in panchina nei precedenti Mondiali aveva sempre fallito (dal 1990 neanche uno straccio di semifinale);
vedremo Diego cosa combinerà tra tre mesi; nel frattempo, a me mell'amichevole con la Germania l'Argentina è piaciuta

markovic

1:52 AM  
Blogger valentino tola said...

@ Madrid7
Desidererei tre squadre spagnole ai quarti, per cui dovrò turarmi il naso e sperare anche io in 'sto Pipita... guarda un po' a che livello tocca ridursi :P

@ Hincha
La Francia mi sembra davvero paralizzata da Domenech, è una camicia di forza... e dire che personalmente lo trovo pure simpatico (giusto per fare il bastian contrario, perchè nel decalogo del perfetto opinionista televisivo trombone italico uno dei comandamenti fondamentali pare sia dire sempre peste e corna di quest'uomo, qualunque cosa dica o faccia), però la Francia da troppo tempo non ha uno straccio di idea di gioco, al di là del fatto che Zidane & C. non ci siano più (non vi riferisco cosa mi passa per la testa tutte le volte che sento che Gourcuff sarebbe l'erede di Zizou...). è un dato di fatto poi che Domenech stia sulle scatole a parecchi dei suoi giocatori, primo fra tutti Henry che a una delle riunioni tecniche qualche mese fa prese la parola per dire al CT che i giocatori non riuscivano a capire quello che voleva da loro e che, parola sempre di Henry, non gli era mai capitato in tutta la carriera di annoiarsi così durante gli allenamenti...

Le mie favorite al Mondiale sono Brasile, Spagna e Argentina per potenziale; Inghilterra per il fattore-Capello (dopo avergli visto vincere la Liga 2006-2007 con quel pastrocchio di squadra sono arrivato a temere quest'uomo più di ogni altra cosa); Italia per il sorteggio clamorosamente in discesa.

@ markovic
Non l'ho vista la partita con la Germania, però per quanto la sua gestione finora abbia sconcertato anche me, non sono propenso a gettare una pietra su Maradona. Come dico nel post, i discorsi adesso sulle nazionali non contano nulla. Se i giocatori argentini arriveranno in condizioni fisiche e mentali consone, e se scatterà la scintilla per farne un gruppo, allora potranno far valere tutte le loro carte dal punto di vista tecnico, e sono carte pesantissime.

PS: la tua Serbia mi sembra davvero interessante, per me una potenziale rivelazione del mondiale (la rivelazione del post-mondiale invece sarà il Belgio).

1:36 PM  
Anonymous Anonimo said...

più che altro la mia riflessione era su quanti gettano discredito sulla gestione Maradona parlando come se i predecessori (dal 1990 in poi) avessero conquistato chissà quali trofei, tutti questi maghi della tattica, questi strateghi delle convocazioni che -ripeto- dopo Italia '90 hanno raggiunto prestigiosissimi Ottavi di finale! Tra l'altro con rose fortissime (tipo nel 2002).

per quanto riguarda la Serbia sono d'accordo; credo che gestita meglio già non era da (quella) figuraccia nel 2006, ma ora promette veramente bene; c'è roba buona dietro (forse un po' meno tra i pali) e in mezzo con due ali come Krasic e Jovanovic, più due punte comunque buone; il ruolo dell'outsider mi sembra perfetto. In più vedo emergere parecchi giovani mooolto interessanti, senza far nomi ma alcuni sono anche già in Italia.

markovic

3:56 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

@Valentino: però attenzione perchè Capello ha sempre dimostrato di essere uomo da campionato e poco da Coppa, persino quando aveva il Milan invicibile vinse "solo" una Champions. Anche a Madrid uscì agli ottavi e idem con Juve e Roma, le manifestazioni brevi soprattutto nelle partite secche sono un pò indigeste alle squadre del tecnico friulano, anche se ovviamente aver vinto una Liga con quella squadra e sopratutto con quel non gioco resta un suo grande merito (come quella del 1997 del resto quando a Barcelona girava un marziano di nome Ronaldo).
"perchè nel decalogo del perfetto opinionista televisivo trombone italico": aggiungi al decalogo che in Rai settimana scorsa hanno definito Mourinho "Il Mou nazionale": delle 2 l'una o l'hanno naturalizzato in stile Camoranesi o senza accorgercene siamo diventati una colonia portoghese stile Mozambico... Che poi perchè diano sempre addosso a Domeneche non l'ho capito, ovvio che stia solo facendo del male alla Francia ma per il resto...

4:08 PM  
Blogger valentino tola said...

Una linea difensiva Ivanovic-Vidic-Dragutinovic-Kolarov mi sembra una cosa molto seria. Ci sarebbe anche Obradovic, il terzino sinistro emergente, però al Zaragoza ha inziato trovando poco spazio (se non in una partitaccia casalinga col Valladolid), poi si è infortunato malamente ed è ancora fuori.
Ora vediamo se risalgono le azioni di Lola Smiljanic dopo essere stato contrattato a gennaio dallo Sporting Gijon: dovrebbe conquistarsi lo spazio nel doble pivote, accanto a Rivera, lasciato vuoto dalla cessione di Michel al Birmingham. L'ultima giornata, Sporting-Osasuna, perlomeno l'ha giocata da titolare.

11:59 PM  

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