lunedì, aprile 02, 2012

GUERIN SPORTIVO: Michu, De Marcos e l'importanza del contesto.

15 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ragazzi se volete potete cancellare questo commento, ma vedendo che questo è un blog dedicato al calcio spagnolo volevo farvi sapere che è nato da poco un forum dedicato a questo dalla Liga fino alle divisioni più basse detta all'inglese la No-League ecco il link del forum http://calciospagnolo.forumfree.it/ ovviamente se questo commento da fastidio potete tranquillamente cancellarlo ;)

10:56 AM  
Blogger valentino tola said...

Scherzi? Non dà nessun fastidio, anzi un forum sul calcio spagnolo è sempre una bella notizia :-)

11:30 AM  
Blogger Flavio said...

Sull'articolo, come sempre hai sollevato il coperchio: chi si ostina a paragonare giocatori senza capire i vari contesti in cui agiscono ed i periodi storici differenti dovrebbe limitarsi a frequentare i bar di paese o di quartiere...

Consentimi di dire qualcosa sulla partita di ieri, visto che si è disputato pur sempre di un quarto di finale di CL. Premesso che occorre togliersi il cappello di fronte ad una squadra che centra le semifinali per il quinto anno di fila, da seguace blaugrana non mi è piaciuta per niente nè la prestazione sul campo nei 180 minuti e nemmeno il modo con cui ieri si è vinto, perchè non si può obiettivamente non sottolinare l'arbitraggio, decisivo sul secondo rigore che a questi livelli non esiste proprio; è anche vero che è stato restituito quello che era stato tolto nella gara d'andata (rigore+espulsione certa su Sanchez, rigore quasi sicuro su Messi), però la fortuna ha voluto che si incontrasse una squadra di livello non eccelso, altrimenti non so come sarebbe andata a finire, ed eppure si è sofferto molto, troppo.

Una flessione nell'arco della stagione può anche esserci (accadde anche lo scorso anno contro l'Arsenal), però quello che mi preoccupa è l'assoluta mancanza di alternative come peso offensivo al duo Messi-Iniesta; dopo di loro, attualmente c'è il nulla. Bocciati Sanchez e Pedro (Guardiola ha preferito schierare Cuenca, ottimo per carità, ma non a mio avviso un fenomeno), impalpabile Fabregas, da cui ci si aspetta molto, ma molto di più, credo che il prossimo anno occorra intervenire sul mercato per acquistare un altro crack, un giocatore in grado di fare la differenza soprattutto in termini realizzativi. Occorre inoltre risolvere il problema della fascia sinistra.

Detto questo, la storia recente insegna che quando il Barcellona supera il turno con queste difficoltà, di solito poi gioca meglio e alla finale ci può arrivare abbastanza agevolmente, anche se il Chelsea, la più italiana delle squadre inglesi, sarà comunque un osso duro.

10:52 AM  
Blogger Vojvoda said...

Alcune considerazioni personali sulla gara di ieri sera:

1. Nei 180 minuti il Barcellona è stato complessivamente sotto le attese. Un calo evidenziato in più di una gara dell'attuale Liga, soprattutto nell'ultimo periodo, ciò non toglie che i catalani, anche sotto tono, abbiano meritato il passaggio del turno e creato a sufficienza per mettersi apposto con la coscienza.

2. Messi, estrapolando le due esecuzioni decisive dal dischetto, è sembrato troppo responsabilizzato dall'evento. Il carisma storico del Milan e le paure di Guardiola lo hanno contagiato mostrando un lato umano del proprio essere fenomeno. Se all'andata sembrava essere al 40% al Camp Nou è parso ancor più confuso. Le accelerazioni di cui dispone non sono state associate alla consueta lucidità, sotto porta ma anche distante da essa, intestardendosi spesso in azioni individuali scarsamente efficaci. E' prassi che il rosarino si procuri diverse occasioni da solo, ieri nell'unica autoprocurata, ha pensato bene di cedere il pallone malamente a Xavi con la porta a 3 mt. Nonostante una evidente ma ingiustificata soggezione per l'evento/avversario l'argentino è stato freddo e determinante dal dischetto aprendo la strada dopo pochi minuti ad una gara che Guardiola prima dell'inizio sperava si incanalasse presto su quei binari, e mettendo nel sacco un pallone scottante che a fine primo tempo ha risolto più di un problema psicologico alla sua squadra, prima del rientro in campo per il secondo tempo. Anche in giornate di scarsa vena rimane l'ago della bilancia che sposta a tuo favore le sorti. E' un dato inconfutabile.

11:23 PM  
Blogger Vojvoda said...

...continua...

3. Cuenca ha offerto una prova concreta. Aspetto che Sportitalia dia la gara in replica per analizzarla meglio, però il canterano ha interpretato al meglio le consegne, tenendo bloccato Abate, offrendo appoggi sicuri, ed in cambio ritornando palloni giocabili. Ha spesso duettato con lucidità, bravo nel proporsi come estremo a sinistra. Ero dubbioso sul suo impiego, Guardiola, a mio avviso, ci ha visto giusto nonostante ci sia la macchia della sua compartecipazione sul pareggio di Nocerino, visto il mancato aiuto a Puyol.

4. Il 3-4-4 del primo tempo è stato efficace solo in parte in fase offensiva (l'apatia di un Fabregas falso centravanti determinante in ciò) mentre ha risentito ben oltre il dovuto la fase difensiva. Dani ALves, in particolare, stava sin troppo alto, spesso non ritornava in posizione per coprire lo spazio su cui andavano ad infilarsi a turno Seedor e Robinho. Fase difensiva nella quale una volta ancora Piqué mostra di non essere nella sua miglior stagione. Meglio dell'andata sui palloni aerei, in sofferenza a terra nei recuperi e se puntato dagli avanti rossoneri. Sta patendo oltre misura i duelli uno contro uno palla a terra e la difesa a 3 lo espone più del dovuto. Inoltre, a differenza di Puyol e soprattutto Mascherano ( che però fa un errore sul gol di Nocerino in quanto tiene viva l'azione), non ha la stessa spiccata dote dell'anticipo. Va inoltre detto che a differenza di Mascherano e Puyol, che annusato il pericolo grave ed impossibilitati a reimpostare attivamente l'azione spazzano via la palla, Piqué abusa della nobil arte del rischio sempre e comunque e questo espone la squadra a sincopi perfettamente evitabili.

5. Rigiocare la palla sempre dalla difesa è il marchio di fabbrica, uno dei tanti, che rende unico questo Barcellona.
E' un modo intelligente per evitare che il rinvio lungo di V. Valdés vada preda degli avversari vista la minuta taglia dei centrocampisti ed attaccanti (Busquets escluso) impedendo che gli stessi riavvino immediatamente l'azione. A volte è però un boomerang. Se i difensori non si "aprono" bene, oppure se il portiere sbaglia i classici lanci calibrati indirizzati agli esterni posizionati a ridosso delle fasce laterali ciò può mettere a dura prova il sistema nervoso di coloro a cui sta a cuore il Barca. Non di rado, infatti, accade che questi cambi di campo effettuati all'interno della zona difensiva (nei 30 metri) portino ad azioni pericolose e fulminee dei rivali che a quel punto trovano poca opposizione. Potrebbe essere un tema sul quale Guardiola potrebbe riflettere, forse.

In conclusione: stiamo qui a trovare cavilli (io per primo) e magagne ad una squadra dalla quale oramai si pretende solamente la perfezione perché ci ha abituato spesso alla perfezione. Non sempre è possibile, queste due gare lo hanno ampiamente mostrato.
Non si analizza in maniera così minuziosa la prova del Milan (direi piuttosto gagliarda nel computo dei 180 minuti: mi aspettavo molto peggio) non perché fosse un semplice sparring partner, ma un po' perché abbondantemente sfavorito, un po' per limiti oggettivi e strutturali un po' perché i blaugrana oramai rubano totalmente il palcoscenico, tutta l'analisi parte dalle loro prestazioni (lo si è notato visitando siti web di quotidiani, blog etc...) ed è incentrata su di loro .
Anche questo è il segnale evidente di quanto questa squadra sia già entrata a pieno diritto a far parte della grande storia del calcio, come e forse più di altre grandi che l'hanno preceduta.

11:24 PM  
Blogger Flavio said...

"In conclusione: stiamo qui a trovare cavilli (io per primo) e magagne ad una squadra dalla quale oramai si pretende solamente la perfezione perché ci ha abituato spesso alla perfezione. Non sempre è possibile, queste due gare lo hanno ampiamente mostrato"

"Anche questo è il segnale evidente di quanto questa squadra sia già entrata a pieno diritto a far parte della grande storia del calcio, come e forse più di altre grandi che l'hanno preceduta."

Sottoscrivo pienamente, però c'è sempre qualcosa da migliorare, qualcosa su cui parlare, altrimenti sai che noia? :P

Non sono un estimatore della difesa a 3, però devo dirti che, a differenza di quanto hai scritto tu, non ho visto tutta questa sofferenza difensiva, anzi. Sul gol preso (unico tiro in porta del Milan nel primo tempo) c'è un evidente errore di Mascherano in compartecipazione con Cuenca: Cuenca non rientra, ma Mascherano non sale per mettere Nocerino in fuorigioco. Mascherano è un grandissimo però non nasce difensore, e questi rischi si corrono quando schieri un giocatore in un ruolo diverso da quello "naturale". Il 3-3-4 visto martedì lo promuovo a pieni voti, e ti dico che se al posto di Fabregas (per favore basta farlo giocare più avanti!) ci fosse stato un attaccante bravo ad andare in gol, ma ugualmente bravo a palleggiare (uno tipo Benzema o Aguero), il peso offensivo dei blaugrana sarebbe stato più incisivo. In conclusione continuo a bocciare Fabregas falso centravanti, proprio non mi convince, e continuo a dire che bisogna acquistare un altro attaccante (un "bomber-palleggiatore") in grado di fare la differenza in avanti oltre a Messi.

10:43 AM  
Blogger Vojvoda said...

Concordo con te Flavio, il Barca davanti dovrà fare qualcosa, Fabregas viene spinto troppo avanti, non gli appartiene affatto quella posizione. Così lo si esclude dal gioco attivo, lo si priva degli inserimenti da dietro. Nella gara di ieri poi, visto lo Xavi appannato nel cuore della manovra, ma sempre abile nelle conclusioni e sugli inserimenti negli spazi, avrei paradossalmente invertito i due, con Fabregas al timone (ruolo che ricopriva di tanto in tanto nei Gunners).
E' chiaro che un attaccante di manovra top class quale Benzema nel sistema Guardiola sarebbe il giocatore perfetto per fare andare a pieni giri il meccanismo di Guardiola.

Volevo correggere una cosa scritta erroneamente: non 3-4-4 (chiaramente non si gioca in 12) bensì 3-3-4 il modulo utilizzato nel 1°t. da Pep.

3:16 PM  
Blogger Flavio said...

Allora, dobbiamo chiarire una volta per tutte quest'equivoco Fabregas. A me sembra che lui nasca regista-mezzala, alla Xavi per intenderci, ed inizialmente ricopriva questo ruolo anche nell'Arsenal, tant'è vero che Wenger diede l'ok alla cessione di Vieira che ricopriva il ruolo di regista, anche se non in senso "scolastico": il francese era comunque il giocatore deputato a smistare i palloni a centrocampo e a dettare i tempi della manovra.

Successivamente, dato che Cesc oltre alle doti di regia, mostrava di saperci fare in zona gol e negli inserimenti, Wenger ha deciso di metterlo sulla trequarti. Ora, una cosa è fare il trequartista "tipico" (ruolo non contemplato negli schemi blaugrana), tutt'altra cosa è agire come falso centravanti. Quindi, secondo me, Fabregas dovrebbe giocare mezzala, come regista alla Xavi, oppure come mezzala-trequartista alla Iniesta. Farlo giocare falso centravanti comporta invece gli effetti che giustamente sottolineavi tu.

Fino a quando è in giornata, o fino a quando può serivire in determinate partite, allora può anche andar bene, ma se pensiamo ad una collocazione fissa di Cesc nel ruolo in cui l'abbiamo visto fino ad ora a me personalmente continua e continuerà a non piacere. Ben differente invece sarebbe il discorso se al suo posto ci fosse un altro giocatore che il falso centravanti può farlo e pure con ottimi risultati: allora sì che il 3-3-4 potrebbe diventare il pane quotidiano di questo Barcellona.

6:59 PM  
Anonymous Alessandro said...

Sono contento che non disturbi il mio commento. Ieri ho visto il Barça dopo averlo visto nel Classico di Dicembre e devo dire che il Getafe ha giocato una buonissima partita ma come ha concesso un pò di spazi il Barça ha chiuso il match, io mi chiedo se qualcuno sarà in grado di fermarli, perchè con il catenaccio prima o poi la palla entra se li chiudi nella loro metà campo sono devastanti quando partono in velocità, ci sarà un modo per fermarli?
Comunque parlando un pò di me che sono nuovo su questo blog, dico che sono un appassionato di calcio spagnolo non solo della Liga ma anche delle divisioni inferiori fino a dove trovo gli streaming :) . Tifo per i Leones del Loco Bielsa già da 3 anni e nell'ultimo anno mi è nata una simpatia per il Barakaldo che quest'anno giocherà molto probabilmente i play off per andare nella Segunda B

8:45 AM  
Blogger Flavio said...

Come Volevasi Dimostrare con tre attaccanti veri il Barça va in gol più facilmente (ieri contro un ottimo Getafe).

11:43 AM  
Anonymous Anonimo said...

@Alessandro se posso chiedere, cosa ti ha fatto appassionare all'Athletic Club tre anni fa?
Piccola curiosità personale ;)

@Vale Occhio in chiave Europei che Silva ha abbassato drammaticamente il livello del suo gioco nelle ultime giornate, non vorrei arrivasse spompato a giugno.

DVM

2:35 PM  
Anonymous cespo said...

vale, hai visto il derby? cosa ne pensi? diciamo che el cholo non aveva tante soluzioni diverse da proporre, l'Atletico non mi è troppo dispiaciuto, ma come sempre i cali di testa colchoneros che dopo aver trovato il pareggio non sono più riusciti a fare una azione fino al doppio vantaggio merengue.

non capisco come una squadra con comunque giocatori di alto livello non riesca ad uscire da questi "buchi" di testa.. cambian giocatori, rimane sempre cosi

2:49 PM  
Anonymous Alessandro said...

3 anni fa è stata l'annata della cavalcata in Copa del Rey fino alla fine persa per 4-1 contro il Barça. La cosa che mi fece innamorare di questo club è stato quel boato assordante dei tifosi dopo il 3-0 contro il Siviglia e poi dopo il gol del vantaggio di Gaizka dopo pochi minuti che aveva fatto sognare. Per me i tifosi valgono al meno l'80% di una squadra, diciamo che mi sono innamorato di questa squadra grazie a loro e non vedo l'ora di andare a fare una trasferta al San Mamés il prima possibile

1:14 AM  
Anonymous madrid7 said...

Ecco avevo previsto che sarebbe andata esattamente così, soprattutto il secondo tempo, di buono c'è solo il risultato....

12:00 AM  
Blogger Flavio said...

Io comunque non ho visto questa schiacciante superiorità del Bayern, che tutti i giornalisti sottolineano. Fino all'1-0 molto meglio il Real, poi meritato pareggio madridista e quindi ovvio predominio bavarese per cercare il gol della vittoria (comunque il Real non è stato mai schiacciato).
Il ritorno sarà duro per i tedeschi, però è chiaro che il Real dovrà fare qualcosa in più se vuole andare in finale: le possibilità secondo me sono leggermente superiori per i blancos, visto che gli basterà un semplice 1-0 e vista anche l'allegra difesa bavarese (forse l'unico vero limite di questa squadra, temibilissima invece dal centrocampo in su).

Piuttosto occorre segnalare purtoppo ancora una volta il comportamento di alcuni giocatori (vedi Marcelo, letteralmente graziato dall'arbitro, e anche Ramos) che come al solito perdono la testa e rischiano di danneggiare il proprio team. A questi livelli non si possono proprio giustificare questo tipo di atteggiamenti.

1:00 PM  

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